| Shuda uscì dalla sua stanza come se nulla fosse,con una ventiquattr'ore nera e dei documenti in mano,con un vestito abbastanza...strano,per un professore. Aveva un giubbotto di pelle nero,lungo fino alle caviglie,una maglietta sempre nera e un jeans scuro,sbrindellato ma comodo,e due scarpe nere,l'unica cosa normale nel suo abbigliamento. Camminava con passo asutero,un nonsochè di sinistro nella camminata,come se sulla terra ci fosse solo lui e nessun'altro,veloce nei passi,ma mai a disagio,sempre con un autocontrollo enorme. Arrivato davanti alla classe,spalancò la porta di getto,trovandola vuota...poco male,dopotutto era in anticipo di almeno venti minuti sulla lezioni,avrebbe avuto modo di sistemare ogni cosa... Spalancò le finestre,facendo uscire un aria di chiuso terribile,e lasciando passare la fresca aria della sera,mite e dolce,mentre una pallida luna brillava in cielo,piena quasi,forse ad un 98%...mise la valigetta e le carte sulla cattedra,mentre andava alla lavagna scrivendo il suo nome e il corso che gli alunni avrebbero frequentato. Si sedette,prima di vedere alcuni alunni entrare in classe...fece l'appello in gran fretta,per poi alzarsi e camminare fino alla lavagna,con le mani dietro la schiena.
-Voi siete qui oggi per imparare una delle lingue più belle al mondo,seppur caduta in disuso e ormai considerata una lingua morta...parliamo,signori,del latino.La lingua dei romani,eccelsi maestri e nostri predecessori nella tortuosa via per la perfezione,da loro abbiamo imparato i costumi,gli insegnamenti di vita,e,praticamente,tutto quello che noi conosciamo oggi.In questo corso imparerete a parlare,leggere e tradurre perfettamente la lingua latina,studierete la loro grammatica,le opere più importanti,gli autori più famosi e il loro pensiero...ma prima di fare ciò,è necessario darvi prima un infarinatura di grammatica,almeno per farvi capire con cosa avete a che fare. La lingua latina è totalmente differente dalla lingua italiana,che conoscete...essa infatti assimila ogni nostro complemento,ogni nostro costrutto,e forse anche i pensieri più difficili e contorti in pochissime parole. Dobbiamo dire che l'alfabeto latino presenta delle differenze con quello italiano:le vocali in latino sono SEI e non cinque come in italiano:esse sono A,E,I,O,U,Y. Troviamo anche la lettera K e la X. In latino,alcuni dittonghi,o alcuni incontri di consonanti,si pronunciano in modo differente da come si scrivono:ad esempio le consonanti PH in latino si leggono come F.TI+ una vocale spesso si legge come una Z.GL,anche se seguito da una I,si legge gutturalmente,in quanto i latini non avevano suoni dolci. La lettera X si legge CS. I dittonghi ( incontri di due vocali) come AE/OE si leggono come E.Il dittongo AU si legge come si scrive,così come il dittongo EU. In italiano magari,per esprimere un complemento abbiamo bisogno di molte preposizioni o congiunzioni,in latino,invece,ogni complemento risponde ad un determinato CASO;in latino,i casi sono sei,e ad ognuno,come vedrete,è assegnata una determinata funzione logica. In italiano,noi abbiamo solo due generi,maschile e femminile;in latino invece,troviamo anche il NEUTRO,caso desueto alla nostra generazione. Passiamo ora a dare un esempio dei casi e delle DECLINAZIONI latine;le declinazioni sono semplicemente le regole che determinano a quale classe un nome appartenga. I casi in latino sono:
NOMINATIVO:è il caso del soggetto,il più delle volte,e assimila in se i complementi predicativo del soggetto e dell'oggetto. GENITIVO:è il caso del complemento di specificazione,nella maggior parte dei casi,ma può esprimere altri complementi,con l'aggiunta di alcune preposizioni. DATIVO:è il caso del complemento di termine,anche se,come per il genitivo,ha la facoltà di esprimere altri complementi,che poi vedremo,con l'aggiunta di preposizioni. ACCUSATIVO:è il caso del complemento oggetto. VOCATIVO:è il caso del complemento di vocazione. ABLATIVO:esprime la maggior parte dei complementi italiani.-
Andò alla lavagna,scrivendo qualcosa...poi,scostandosi,mostrò agli allievi quanto aveva scritto:
-Questa,ragazzi,è un esempio di declinazione di un nome;questo che vedete è un nome di PRIMA DECLINAZIONE che,come potete intuire,è abbastanza facile:fanno parte dei nomi di prima declinazione moltissimi nomi femminili,qualche maschile e pochi neutri. Copiate e imparate a memoria la prima declinazione,prego,del nome ROSA-ROSAE:
SINGOLARE NOMINATIVO:ROSA GENITIVO:ROSAE DATIVO:ROSAE ACCUSATIVO:ROSAM VOCATIVO:ROSA ABLATIVO:ROSA
PLURALE NOMINATIVO:ROSAE GENITIVO:ROSARUM DATIVO:ROSIS ACCUSATIVO:ROSAS VOCATIVO:ROSAE ABLATIVO:ROSIS
Per il momento,limitatevi ad imparare quanto ho detto,poi,una volta che avrete copiato e imparato,passeremo alla funzione dei casi.-
Sedette dietro la cattedra,aspettando che il grattare delle penne si fermasse.
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